Webmin è un utilissimo strumento di amministrazione per server Linux. Esso consente tramite un semplice accesso via web di configurare ed amministrare svariati servizi: apache, dns, dhcp solo per citarne alcuni. Webmin consente inoltre di gestire account e lavorare sul file system del server sul quale è installato. Ma anche questo è un elenco estremamente riduttivo delle sue possibilità. In definitiva in un solo ambiente è possibile avere sotto le proprie dita un intero sistema server.
Il presente scritto vuole essere una veloce guida alla sua installazione.
Dunque partiamo. La prima operazione da portare a termine è la modifica del file /etc/apt/sources.list
Per farlo usate il vostro editor preferito; il mio, da un po’ di tempo a questa parte, è “nano”. Quest’ultimo lo sto preferendo al vecchio “vi” essendo ormai disponibile di default in varie distribuzioni Linux. Ed a proposito di distribuzione la procedura qui descritta è stata provata su di una distro Linux Ubuntu server 12.04 64 bit.
Procediamo allora con:
$ sudo nano /etc/apt/sources.list
Il file in questione è utilizzato dal gestore di pacchetti APT per contenere la lista delle “sorgenti” dalle quali il sistema può attingere i pacchetti stessi.
Andiamo dunque ad aggiungere al file in questione le seguenti due righe di testo:
deb http://download.webmin.com/download/repository sarge contrib
deb http://webmin.mirror.somersettechsolutions.co.uk/repository sarge contrib
Salviamo il file ed usciamo.
A questo punto è necessario importare la chiave GPG per validare il pacchetto webmin. In caso contrario potreste ricevere durante l’installazione un errore come il seguente:
“Le seguenti firme non sono state verificate perché la chiave pubblica non è disponibile”
Lanciamo dunque i seguenti comandi:
$ wget http://www.webmin.com/jcameron-key.asc
$ sudo apt-key add jcameron-key.asc
Aggiorniamo dunque la source list:
$ sudo apt-get update
e finalmente possiamo procedere all’installazione di webmin:
$ sudo apt-get install webmin
E dunque ci siamo; per accedere al pannello di controllo è sufficiente raggiungere l’URL: