Stiamo andando a fuoco, letteralmente e, quindi ho fatto una riflessione riguardante gli incendi che stanno devastando il mondo. Ho trovato un interessante articolo. L’articolo riporta che pezzi di carbone sepolti in antiche rocce rinvenute in Galles e Polonia sono le prove di incendi avvenuti circa 430 milioni di anni fa. Oltre a battere il record precedente di circa 10 milioni di anni, i reperti aiutano a stabilire la quantità di ossigeno presente nell’atmosfera terrestre in quel momento. L’antica atmosfera doveva contenere almeno il 16% di ossigeno, secondo quanto riportato dai ricercatori il 13 giugno su Geology. Questa conclusione si basa sui test di laboratorio moderni che mostrano la quantità di ossigeno necessaria affinchè un incendio prenda piede e si diffonda. Mentre l’ossigeno costituisce oggi il 21% della nostra aria, negli ultimi 600 milioni di anni circa, i livelli di ossigeno nell’atmosfera terrestre hanno oscillato tra il 13% e il 30%. Il carbone, residuo di un incendio, è una prova fisica che fornisce, almeno, una soglia minima per le concentrazioni di ossigeno. Questo perchè l’ossigeno è uno dei tre ingredienti necessari per creare un incendio. Il secondo, l’accensione, è avvenuto mediante un fulmine. Il terzo, il combustibile, proveniva da piante. La vegetazione predominante era costituita da piante a bassa crescita, alte solo un paio di centimetri. E’ vero che i livelli di ossigeno stanno cambiando ma è pur vero che l’uomo sta facendo di tutto affinchè avvenga troppo repentinamente…