L’origine di Java tra miti e leggende

Java affonda le proprie radici nei primi anni 90 quando la rete Internet come la conosciamo oggi era ancora solo immaginazione. Così come riportato dal sito di Oracle, azienda che ora controlla lo sviluppo di Java, nel 1991, un piccolo gruppo di ingegneri della società Sun Microsystem, chiamati il Green Team immaginarono possibile realizzare di superare le differenze presenti tra differenti dispositivi digitali e computer e per farlo iniziarono lo sviluppo un nuovo linguaggio di programmazione.

Guidato da James Gosling, il Green Team entrò nella storia dell’informatica  quando nel 1995 annunciò che il più diffuso  browser Internet dell’epoca, Netscape Navigator, avrebbe incorporato la nuova  tecnologia Java. Da notare come proprio in questo stesso anno il nome Java viene utilizzato per la prima volta andando a sostituire il primo nome scelto, ovvero Oak, a causa di problemi di copyright relativi al fatto che tale nome era già registrato dall’azienda Oak Technologies.

Figura  – James Gosling con una t-shirt con la scritta “Don’t Tell the Pope” Heretical Lecture Tour – 1632.

Come molte delle storie che hanno cambiato profondamente la società, anche la storia della nascita di Java si confonde a volte con storie che sfumano nella leggenda. Tanto per dirne una sembra che il nome Oak fosse stato scelto in riferimento ad un grande albero di quercia (oak, in lingua inglese) visibile dalla finestra degli uffici di cui lavorava Gosling presso Sand Hill Road, nella città di Menlo Park in  California, eletto come luogo di ritiro per il lavoro del Green Team.

Il nome Java, invece, sembra derivi da una lunga discussione per la scelta di un nuovo nome da sostituire, come detto, al nome Oak. Alla discussione  parteciparono diversi membri del Green Team e tra le varie proposte di nomi, tra cui DNA, Silk, Ruby e WRL prevalse alla fine il nome Java. Sembra che l’origine del  nome sia legata al fatto che uno dei membri del team, Chris Warth, stesse bevendo una tazza di Peet’s Java mentre partecipava alla discussione relativa alla scelta del nome. Java è infatti il nome  di una tipologia di caffè, così come lo è quello legato al nome “espresso”. Il nome del caffè Java in realtà deriva dal fatto che esso proviene dall’isola di Giava (Java in inglese), in Indonesia,  dove fu introdotto intorno al 1600 dagli olandesi. Ovviamente questo spiega anche il motivo per cui il simbolo di Java sia legato così strettamente al caffè.

 

Figura  – Il logo del linguaggio Java.

Sempre in tema grafico, in figura è visibile la mascotte del linguaggio di nome Duke. Dettagli sulla sua nascita sono presenti a questa URL: https://www.oracle.com/java/duke.html.

 

Figura  – Duke, la mascotte di Java.

Per quanto riguarda l’aspetto più tecnico relativo al linguaggio, la figura mostra quelle che potrebbero essere considerate le radici di Java che, come si può osservare, derivano da una parte dallo storico linguaggio Smalltalk di fedele osservazione dei principi della programmazione orientata agli oggetti e dall’altra dal mitico linguaggio C. Il tutto passa attraverso il C++ già, anch’esso, con una spiccata declinazione verso il paradigma di programmazione ad oggetti.

 

Figura  – Le origini di Java.

 

Carlo A. Mazzone

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